Marco Materazzi

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Marco Materazzi, 2006

Marco Materazzi (1973 – vivente), calciatore italiano.

Citazioni di Marco Materazzi[modifica]

  • All'Inter ho trovato un ambiente che ha saputo apprezzare le mie qualità umane, conoscendole. Ho trovato persone che mi hanno valutato anche negli errori per come ero davvero e che mi sono state vicine anche nei momenti di difficoltà. Ed è per questo che sono ancora qui.[1]
  • Ai difensori oggi insegnano a muoversi da reparto, ma nell'uno contro uno fanno fatica. Il mio preferito è Bonucci. Forse ha più attributi di me. Nessuno gli ha regalato nulla ed è arrivato dove nessuno immaginava.[2]
  • Chi mi conosce sa che sono un bravo ragazzo, gli altri dicono di no.[3]
  • [Su Antonio Cassano] Ci parlo spesso con lui, so come è fatto. È una persona vera e se qualcuno dice una cosa e poi non la fa... è così, non conta fino a 10, probabilmente conta fino a 8, prendere o lasciare. Ma se uno è sincero con lui, può anche non giocare tutte le partite, può anche stare in panchina tutto l'anno, ma non creerà mai alcun problema alla società.[4]
  • Ha tutto per essere un campione, ma non ha fatto progressi. Anzi è tornato indietro. Balotelli è una persona educata, sensibile e ha sofferto. Ma dovrebbe andare in giro, anche in India, per capire alcune cose. Doveva prendere esempio da Ibra, da quello che faceva in allenamento, solo così può diventare un grandissimo.[2]
  • Ho commesso tante sciocchezze nella mia vita, le ho prese e le ho date e non mi sono mai lamentato. Su questo nessuno può dire niente. Io difensore falloso? Smetterò di giocare quando smetteranno di parlare di me e lo stesso vale parlando di atteggiamento in campo: finché parlano, lasciamoli parlare.[1]
  • [Su Andrea Ranocchia] Ho smesso per far giocare lui con la mia maglia... Sta dimostrando quello che sa fare, sta rispondendo sul campo. Conosco le sue qualità, non le ho mai messe in dubbio, e lui adesso sta rispondendo a chi l'ha denigrato.[5]
  • Il senso della vita è quello di poter essere sereno e trasmettere serenità, a chi ti vuole bene, a chi ti sta vicino e a chi ti prende come esempio.[6]
  • Io lo so quello che si prova ad essere condannati, ad avere una brutta fama. Ma nella vita si può cambiare. C'è una giustizia divina, dico così perché a livello umano ho subito delle ingiustizie per i miei errori. Ne ho fatti come tutti i ragazzi, ma sono stato trattato in maniera indegna.[7]
  • L'Inter per me è come una seconda pelle. (dalla Gazzetta dello Sport del 7 giugno 2011)
  • [Su Massimo Moratti] Lo ringrazierò per sempre, mi ha permesso di vincere tutto. Ma sotto la sua gestione non sono stato trattato benissimo. Era il capo e non ha fatto nulla quando Ausilio mi propose di fare l'allenatore in seconda degli Allievi regionali. Qualcuno non mi voleva più all'Inter.[2]
  • [Su Rafael Benitez] Lo ringrazio perché mi ha insegnato come non bisogna comportarsi con i giocatori. Chi va in tribuna è molto più importante di chi va in campo. Un allenatore non può permettersi di prendere per i fondelli le persone. Lui soffre quelli che hanno personalità. Chiedete a Stankovic. Al suo posto voleva mettere in campo Mariga, fermo da 3 mesi.[2]
  • Pazza Inter? Può darsi, ma finché la pazzia è questa credo sia bello essere l'Inter, una squadra capace di imprese così e di partite così intense, vibranti, come piacciono a me.[8]
  • [Rivolto a Zinédine Zidane durante la finale della Coppa del Mondo di calcio 2006] Preferisco la puttana di tua sorella.[9]
  • Quello che più mi piace, nella vita, è regalare un sorriso ai bambini. Per questo credo che, una volta chiuso con il calcio giocato, all'Inter quello che mi piacerebbe sarebbe collaborare con Inter Campus.[1]
Dal programma televisivo Chiambretti Night, Italia 1; citato in Inter, Materazzi su Chivu «Ha fatto una sciocchezza», Corrieredellosport.it, 4 febbraio 2011
  • [Su uno screzio avvenuto tra Balotelli e Ibrahimović avvenuto durante una trasferta a Torino] Eravamo in difficoltà nonostante vincessimo 1-0 e Mario era un po' insofferente come a volte gli capita. Negli spogliatoi a metà tempo Ibra si arrabbiò con lui e Mario scappò nel bagno, mentre io e altri fermavamo Ibra.
  • [Sulla squalifica di due mesi per il caso Cirillo] Con Cirillo ci siamo chiariti. Non siamo amici, ma siamo colleghi. Lui nel tunnel quella volta mi insultò e io reagii. Mi disse che ero un coniglio e io reagii. Ho sbagliato e ho pagato.
  • [Sul trasferimento di Mourinho al Real Madrid] Sentivo un paio di mesi prima della finale che se ne sarebbe andato. Gli dicevo devi rimanere, devi rimanere, ma lui non rispondeva. Voleva andarsene dopo aver vinto tutto. Cercava un'altra sfida.
  • [Sul possibile trasferimento al Milan nel gennaio del 2006] Sì, è vero, stavo per andare al Milan perché c'era un allenatore [Mancini] che non mi faceva giocare all'Inter e avevo un mercato da preparare. E io non volevo andare al Bologna o al Lecce. La firma sul contratto, però, non c'era. Brambati dice che aveva quel contratto con la firma? Non è vero. Gli ho detto di portare quel contratto e che gli avrei dato tutti i soldi di quell'ingaggio. Non lo ha mai fatto.
  • Una volta [Costacurta] mi disse «metterò una taglia su di te» quando durante una partita a Perugia feci male a Maldini e Dugarry. Ho provato anche confrontarmi con lui, ma nonostante vivessimo entrambi a Milano non ce n'è mai stata l'occasione. Mi ha sempre ribadito il discorso della taglia. Eppure anche Costacurta ha fatto molti falli. Io non sono un santo, ma neppure un finto prete. E le immagini di certi suoi interventi sono eloquenti. Volevamo vincere entrambi.
  • [Sulle offese rivolte Zinédine Zidane durante la finale della Coppa del Mondo di calcio 2006] Ho perso mia madre che era giovane e non mi permetterei mai di offendere la madre di qualcun altro. Semmai la sorella... Io ce l'ho...
  • [Sulla restituzione dello scudetto del 2006] Non lo devono chiedere a noi. Non è nostro? Julio Cesar lo restituirebbe? E io mi riprenderei quello del 2001-02. Il 5 maggio abbiamo perso noi sul campo, ma 4-5 partite prima era successo qualcosa di poco chiaro. A Venezia e con il Chievo a Verona, intendo.

Citazioni su Marco Materazzi[modifica]

  • Non ci sono le parole per descriverlo. Una persona sleale. A quei tempi in campo c'erano meno telecamere e lui faceva di quelle cose che non si possono raccontare. Non è un giocatore di calcio. (Gianluigi Lentini)
  • Io penso che lui sia un bel giocatore, ha giocato un ottimo Mondiale, segnando anche una rete in finale. C'è chi lo ama e chi lo odia. Da parte mia posso dire che non mi siederò mai a mangiare al suo fianco. (Patrick Vieira)
  • [Sull'incidente con Materazzi durante la finale del Mondiale 2006] Preferisco morire, che chiedere perdono a un malvagio. Mi rimprovero quel gesto, però se gli chiedessi scusa ammetterei che lui ha fatto una cosa normale. In campo succedono tante cose, quella volta non l' ho sopportato. Non è una scusa. Ma mia madre era in ospedale. La gente non lo sapeva, ma era un brutto momento. Più di una volta hanno offeso mia madre, e non ho mai risposto. Quella volta, è successo. Se fosse stato Kaká, un ragazzo buono, gli avrei chiesto scusa. Ma a quello là... (Zinédine Zidane)

Note[modifica]

  1. a b c Citato in Le confessioni di Materazzi "All'Inter mi hanno capito", Gazzetta.it, 10 febbraio 2011.
  2. a b c d Dall'intervista a La Gazzetta dello Sport; citato in Materazzi non dimentica Benitez: "In fondo devo ringraziarlo... Forse ora Hamsik mi capisce", Goal.com, 25 ottobre 2014.
  3. Da Una vita da guerriero.
  4. Citato in Materazzi: "Cassano, uno vero non fa male a chi crede in lui", Gazzetta.it, 13 settembre 2012.
  5. Citato in Inter, tutto un altro Ranocchia "E se fossi cattivo come Matrix...", Gazzetta.it, 21 settembre 2012.
  6. Dalla trasmissione televisiva Il senso della vita, Canale 5, 26 maggio 2008.
  7. Citato in Emanuela Audisio, Le seconde linee fanno festa, Atlante de la Repubblica, 2006, p. 86.
  8. Citato in Materazzi: "Pazza Inter? Può darsi, ma...", Inter.it, 16 marzo 2011.
  9. Da un'intervista a TV Sorrisi e Canzoni; citato in Materazzi–Zidane, mistero svelato, Repubblica.it, 18 agosto 2007.

Bibliografia[modifica]

Altri progetti[modifica]