Anselmo Guerrieri Gonzaga

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Anselmo Guerrieri Gonzaga

Anselmo Guerrieri Gonzaga (1819 – 1879), avvocato, giornalista e politico italiano.

Citazioni di Anselmo Guerrieri Gonzaga[modifica]

  • Molti affettano di non vedere altro nella convenzione del settembre, che la necessità che ha l'Italia di conciliarsi col Papato: e non vedono, o fingono di non vedere l'isolamento in cui il Papato rimane in mezzo all'Italia libera ed una.[1]
  • Sinché la causa dell'indipendenza nazionale non è vinta, i sacrifici sono anche una questione d'onore per noi; e noi continueremo sempre a parlarvene. Che volete? Noi siamo vecchi, eppur siamo ostinatamente fedeli ad una causa che ci ha fatto battere il cuore tanti anni sono. Noi siamo uomini vecchi, e vi promettiamo che nelle nostre mani la dignità della nazione non correrà verun rischio mai, che una sillaba sola del programma nazionale non sarà per noi cancellata. Noi siamo uomini vecchi, e abbiamo ancora il pregiudizio del potere laico assoluto padrone in casa sua, e lo riteniamo in casa sua quando dispone liberamente delle mani morte che da lui solo ebbero l'essere, e da lui solo ripetono la continuazione, la modificazione, o la cessazione dell'essere stesso.
    Noi siamo uomini vecchi; e accettando la formola della libertà per tutti, vogliamo rendere a Cesare quel ch'è di Cesare, ed alla Chiesa quel che è della Chiesa. Noi siamo finalmente uomini vecchi, e abbiamo imparato dalla storia, e ancora di più dall'ecclesiastica che dalla civile, la efficacia onnipotente dei fatti.[2]

Citazioni su Anselmo Guerrieri Gonzaga[modifica]

  • Ampia la fronte, animato penetrante lo sguardo, il capo leggermente inchinato, lievemente ironico il sorriso, il marchese Guerrieri-Gonzaga univa insieme, al pari di tanti patrioti rivoluzionarii, il sentimento cavalleresco verso la dama e il culto della patria. Urbano il suo frizzo, innocente il suo madrigale, pronta la cortesia. Nessuno scrisse tanti versi in omaggio a Clara Maffei come il Guerrieri. A ogni anniversario onomastico della dama gentile, le offriva poesie su bella carta a ricami e colorata. (Raffaello Barbiera)
  • Il Guerrieri non parla spesso, ma quando parla, parla a proposito e bene.
    Non saremo il meno del mondo esagerati affermando che il Guerrieri è uno dei più insigni letterati che possieda l'Italia al dì d'oggi. Per non dir d'altro, la sua traduzione del Fausto di Goëthe è un vero capo d'opera e non sarebbe[3] mai abbastanza leggersi ed ammirarsi. (Aristide Calani)

Note[modifica]

  1. Uomini vecchi? o uomini nuovi? Studio proposto agli elettori, Tipografia dei successori Le Monnier, Firenze, 1865, p. 15.
  2. Uomini vecchi? o uomini nuovi? Studio proposto agli elettori, Tipografia dei successori Le Monnier, Firenze, 1865, pp. 17-18.
  3. Nel testo "saprebbe".

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