Baldassare Galuppi

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Burano: monumento a Galuppi

Baldassare Galuppi (1706 – 1785), compositore e organista italiano, detto il Buranello.

Citazioni su Baldassare Galuppi[modifica]

  • Diede all'orchestra quella grande spinta che montar fece in tanta ira il poeta Metastasio da soprannominarlo nelle sue lettere per maestro de' violini, de' violoni, ecc. (Francesco Caffi)
  • Le sue composizioni in ogni genere e soprattutto nello stile buffo teatrale, hanno portata la sua gloria, poco dopo la metà dello scorso secolo, sin dove giugner poteva. (Carlo Gervasoni
  • Nel Settecento, da Galuppi a Rutini, gli elementi ritmici e tonali continuano ad alternarsi e da questa fusione appare una forma brillante in molteplicità inafferrabili; sono lampi di armonie attraversate dal fluido ritmico a cui si alterna la riposante malinconia di pensose melodie in chiaroscuro. (Guido Pannain)
  • Se dovessi classificare gli attuali compositori d'Italia che scrivono per il teatro, seguendo l'idea che mi sono formata del loro merito, io li enumererei in questo ordine: Jomelli, Galuppi, Piccini e Sacchini, persuaso, però, che è difficile decidere quale dei primi due abbia più meritato dal publico. Le opere di Jomelli son piene di grandi e nobili idee, trattate con gusto, con scienza e con erudizione. Quelle di Galuppi sono piene di fuoco, di fantasia e di sentimento. Piccini ha superato i suoi contemporanei nello stile comico; e Sacchini é il compositore che più prometta nel genere serio. (Charles Burney)
  • Se le frasi vocali comiche del Galuppi non hanno sempre quella vivacità, quella eloquenza, quella plastica, quell'aderenza alla situazione ed al verso che è pur facile riscontrare abbondantemente in autori minori e popolareschi, esse sono agili, interessanti, ritmicamente precise. (Andrea Della Corte)
  • Quest'uomo [Galuppi] di preziosa memoria, a chiunque conosca ed apprezzi la musica, é noto e riverito universalmente anche pel suo talento singolare dei brillanti accompagnamenti d'orchestra alla parte di canto. Metastasio, che avrebbe voluti sordi gli orecchi degli uomini a tuttociò che non fosse i suoi versi, odiava ad ultimo sangue i maestri di musica, e quelli più che più nella stromentazione sfoggiavano: quindi in primis et ante omnes Galuppi, che a straordinaria attività spingeva l'orchestra, e co' fioriti accompagnamenti e coll'intreccio di soli e di motivazioni, e con isfarzo di ritornelli e di code, la rendea benemerita delle sue composizioni. (Francesco Caffi)
  • Temperamento d'artista drammatico, esperto nelle espressioni molteplici dell'anima e dell'arte, tanto commosso quanto brillante nella sua vena di compositore strumentale, sempre nobile e sobrio, mai banale e sciatto, il Galuppi, che in qualche largo delle sue sonate clavicembalistiche mostra tanto calore vocale in frasi eloquenti, poteva cogliere i due aspetti principali del libretto goldoniano; pur sagrificando alla consuetudine le parti serie, poteva indugiarsi a cantare sensibilmente il dolore, poteva sbrigliare l'eleganza dei suoi ritmi nelle parti gioconde. Talvolta egli subordina l'orchestra al canto, la muove in dipendenza della dinamica vocale e l'accompagnamento è sempre fine ed opportuno; talvolta è l'orchestra che fa udire gighe[1], presti, allegri, e la voce con semplice linea melodica pare si limiti a suggerire imagini; in questi casi, specialmente, è evidente nelle linee strumentali la predilezione e la consuetudine cembalistica in disegni, in frasi, più proprie dello strumento a tastiera che dell'arco. Così egli canta or colla voce, or coll'orchestra. (Andrea Della Corte)

Note[modifica]

  1. Danze ad andamento veloce in uso nei secoli XVII e XVIII.

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