Cuon alpino

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Un cuon

Citazioni sul cuon alpino.

Citazioni[modifica]

Alfred Edmund Brehm[modifica]

  • Ad eccezione dell'elefante e del rinoceronte, nessun animale dell'India, da quanto si assicura, può misurarsi col kolsun. Il ringhioso cinghiale soccombe malgrado le potenti zanne, ed il cervo dal piede veloce non è in grado sfuggirgli. Più felice è il leopardo che appena si vede aggredito cerca un ricovero tra i rami, ove il kolsun non lo può seguire; ma se abbandona il suo sicuro asilo nel denso fogliame, esso pure è condannato alla morte malgrado ogni difesa. Si assicura che è perfettamente indifferente alla muta il veder cadere i suoi più valorosi campioni nell'aggressione d'un animale formidabile come la tigre o l'orso; dieci e più possono essere sbranati dalle zanne dell'uno, o soffocati sul petto dell'altro, i superstiti non perdono coraggio, si precipitano con sempre nuovo ardore e con tale destrezza sull'avversario che alfine, esausto di forze, questo è certamente strozzato. Si ascrive la scarsità del kolsun alle sue lotte sanguinose coi più grossi carnivori: altrimenti questo animale si moltiplicherebbe a tal segno nell'India che non vi si troverebbe più caccagione. Non aggredisce mai l'uomo, si trae da banda quanto più lunghi può, ma se viene aggredito da esso spiega il suo valore anche contro di lui, e non è punto avversario da disprezzare.
  • I buansu presi giovani si addomesticano bene. Dimostrano molto attaccamento al loro custode, e, se questo se ne intende, può farsene eccellenti ausiliari di caccia. Sgraziatamente il buansu pare voler essere devoto solo al suo padrone. Non solo non può servire ad altri cacciatori, ma talvolta anche diventa pericoloso a motivo dello acuto suo morso.
  • Il buansu fa anche la caccia in branchi, ma si distingue dal suo affine pei suoni continui che emette correndo e che sono un ruggire particolare, affatto diversa dalla voce del cane domestico, e che ha pure poco di comune col lungo ululato del lupo, dello sciacallo, della volpe.
  • Il lupo si distingue così bene nell'aspetto dall'adjak che non si può dubitare dell'animale che si ha dinanzi. Nessun cane domestico ha una espressione di faccia che rassomigli a quella del selvatico; persino il cane degli Eschimesi se lo si guarda in faccia si distingue dal lupo, ma l'adjak appare più selvatico di qualsiasi altro dei suoi affini allo stato libero.
  • Nel cacciare rassomiglia al tutto al lupo, ma se ne distingue per un gran coraggio e per una sociabilità amichevole.

Rudyard Kipling[modifica]

  • Il dhole, il dhole del Dekkan, il Cane Rosso, lo Sterminatore! Lui e i suoi compagni sono risaliti dal Sud al Nord, dicendo che nel Dekkan non c'è più selvaggina, e uccidono lungo tutta la strada.
  • Benché non siano grossi ed astuti come i lupi, sono molto forti e numerosi. I dholes infatti non si considerano un branco se non sono almeno un centinaio, mentre quaranta lupi formano già un bel branco.
  • Dovete sapere che un lupo assalta alla gola e addenta ai fianchi mentre un dhole preferisce mordere al ventre, sicché quando i dholes uscivano scrollandosi dall'acqua e dovevano alzare la testa, i lupi si trovavano in posizione avvantaggiata.
    Sulla terra asciutta i lupi erano svantaggiati, ma tanto in acqua che a terra il coltello di Mowgli andava e veniva incessantemente.

Il libro della giungla[modifica]

  • Nascondersi al passaggio di quelle bestiacce può essere la soluzione ideale. Sono pericolosi. Invece attaccarli significherebbe sicuramente la perdita di molte vite innocenti. (Akela)
  • Penso che ognuno di voi sappia già che la furia dei dholes, quando si muovono in branco, non risparmia niente. Sono animali feroci, crudeli e senza pietà. Non rispettano nessuna legge. Solamente chi li ha visti all'opera sa di cosa sto parlando. Quando invadono un territorio, sul loro cammino non cresce più erba, né sopravvive animale o essere umano. Si muovono in branco, ma anche quando sono isolati attaccano le loro vittime che non hanno scampo. Non rispettano alcuna legge, non hanno un capo. Ovunque trovino prede da sbranare, affondano i loro denti. Neanche gli animali più grossi sono al sicuro. La loro furia non si calma finché non vedano il sangue. Se uno di loro abbatte una preda, gli altri vi si avventano. (Raksha)
  • Tanti anni fa, ci fu una invasione di dholes. Ero giovane, ma ricordo ancora quei momenti furono i più spaventosi della mia vita. Gli animali della foresta decisero di affrontare il pericolo apertamente. Fu un vero e proprio massacro. Accanto a me morirono decine di fratelli. Ora so che fu un grave errore attaccare i dholes in quel modo. (Akela)

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