Ernest Bloch

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Ernest Bloch nel 1917

Ernest Bloch (1880 – 1959), compositore e violinista svizzero naturalizzato statunitense.

Citazioni di Ernest Bloch[modifica]

  • È l'anima ebraica che m'interessa, la complessa ardente agitata anima ch'io sento vibrare attraverso la Bibbia: la freschezza e l'ingenuità dei Patriarchi, la violenza che si esprime dai libri dei Profeti, il selvaggio amore per la giustizia, la disperazione del predicatore di Gerusalemme, il dolore e l'immensità del libro di Giobbe, la sensualità del Cantico dei Cantici. Tutto ciò è in noi, tutto ciò è in me ed è la miglior parte di me. È ciò ch'io cerco di sentire in me e di tradurre nella mia musica: la sacra emozione della razza che è sopita nell'anima nostra.[1]
  • Io non mi propongo di ricostruire la musica degli Ebrei e di fondare l'opera mia su melodie più o meno autentiche. Non sono un archeologo.[2]

Citazioni su Ernest Bloch[modifica]

  • Interprete immediato e mirabile della sua razza[3], non ne è tuttavia, per nulla il filosofo. Egli oppone anzi, ai dati intellettualmente universali del pensatore, il dato concreto e particolare di una etnicità fervida e commossa: dal che consegue che la sua arte non è concettuale ma lirica, e – dove si innalza a maggior volo – non contingente e illustrativa bensì creativa nel senso più puro; cioè, insomma, sentimento in attuazione soltanto di sé stesso. (Fernando Liuzzi)

Note[modifica]

  1. Citato in Fernando Liuzzi, Estetica della musica. Studi e saggi, Società anonima editrice "La Voce", Firenze, 1924, cap. VIII, p. 254.
  2. Citato in Fernando Liuzzi, Estetica della musica. Studi e saggi, Società anonima editrice "La Voce", Firenze, 1924, cap. VIII, p. 254.
  3. Bloch riprese molti temi caratteristici della musica ebraica.

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