Fanny Tacchinardi

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Fanny Tacchinardi nella Rosina del Barbiere di Siviglia (1840)

Fanny Tacchinardi coniugata Persiani (1812 – 1867), soprano italiano.

Citazioni su Fanny Tacchinardi[modifica]

  • Durante il primo soggiorno ch'ella fece a Napoli nel 1834, una sera che eseguiva la Beatrice da Tenda, al fine dell'Opera una donna entrò nel suo camerino. Dopo alcuni complimenti pronunciati con voce commossa: Questi capegli (che erano bellissimi) sono essi propriamente vostri, o signora? disse sorridendo la sconosciuta alla cantatrice. E resistendo l'ammirabile capellatura della Persiani alla mano curiosa, che scherzava con essa, la sconosciuta soggiunse: Ebbene, poiché qui non vi sono corone di fiori da offrirvi, permettete che una io ve ne intrecci con gli stessi vostri capelli. La sconosciuta era Maria Malibran. (Francesco Regli)
  • Esordì a Livorno, nella quaresima del 1832, e salì immediatamente su le più importanti scene d'Italia: tale era la bellezza della voce, l'arte e lo squisito sentire di questa giovane. (Giuseppe Radiciotti)
  • La sua voce non aveva gran corpo, ma era dolce, chiara, penetrante ed estesissima, perché giungeva al mi bemolle acuto, e poteva ripeterlo spesse volte nel medesimo pezzo senz'alcuno sforzo. (Giuseppe Radiciotti)
  • Roma, Napoli, Genova, Pisa, Firenze, Bologna, Londra, Parigi, insomma le principali città e capitali Europee la giudicarono la prima cantatrice vivente d'Italia. Donizetti scrisse per lei Lucia di Lammermoor, Ricci Il Disertore per amore, Raimondi L'Orfana russa, Lara, e via via, imperocché tutti i Maestri andavano a gara a tesserle serti coi loro fiori. (Francesco Regli)

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