Gaio Asinio Pollione

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Gaio Asinio Pollione

Gaio Asinio Pollione (76 a.C. – 5 d.C.), politico, oratore e storico romano.

Citazioni su Gaio Asinio Pollione[modifica]

  • Anche gli oratori Asinio Pollione e M. Messala, che erano sopravvissuti[1] alla repubblica, si vedevano l'un di più che l'altro sparir dinanzi il loro campo; ormai non c'era più mezzo: o bisognava star muti, o adattarsi alla nuova foggia d'un'eloquenza artificiata che non avea scopo né sugo, valeva dire alle declamazioni. (Wilhelm Siegmund Teuffel)
  • Quanto ad Asinio Pollione ei si dava l'aria del soprastante, massime col suo criticismo; e il suo colore d'opposizione politica faceva sì che nessuno fra i membri degli altri circoli, tranne qualcuno dei meno ligi, qual era Orazio, s'arrischiava d'immischiarsi con lui. (Wilhelm Siegmund Teuffel)
  • Ultimi rappresentanti dell'eloquenza repubblicana furono i più volte nominati Asinio Pollione e Valerio Messala, che erano già di qualche valore al tempo di Cicerone e furono educati al modo antico. Dove l'ultimo seguiva la maniera ciceroniana, il primo fu uno dei suoi più accaniti avversari; il quale volendo conseguire un più corretto atticismo, finì col diventare arido e digiuno tanto da parere agli intelligenti più vecchio di un secolo. Fu lui che iniziò l'uso di declamare i propri discorsi davanti a persone invitate per ascoltarli; misero compenso al perduto ben più grande uditorio del Foro e della Curia. (Felice Ramorino)

Note[modifica]

  1. Nel testo "sepravissuti"

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