Gonzaga

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Stemma dei Gonzaga

Citazioni sui Gonzaga.

  • In fin dei conti hanno stipendiato Mantegna, hanno fatto dipingere a Giulio Romano la volta dei Giganti, hanno liberato il Tasso dallo spedale, hanno vinto o perduto nella persona del condottiero la battaglia di Fornuovo, vi par poco? Era tempo che si mettessero anch'essi a giacere a canto dei Visconti, degli Sforza, dei Torriani, dei Bentivoglio, dei Doria, dei Colonna, dei Varano e di tutti gli altri. (Ippolito Nievo)
  • Se si rifletta che sono stati in Mantova contemporaneamente a coloro che servirono di aiuto ai capi-scuola altri che si resero distinti per la originalità delle loro opere, pare che si debba credere che i signori Gonzaga abbiano avuta l'intenzione di tenere presso di sé buon numero di artefici più per lusso e per fasto, che per vero amore alle arti e per sincero desiderio di giovare al paese. Ed è ciò tanto vero che non facendo essi debita stima del sapere e delle virtù dei pittori che si trovavano ai loro servigi, si valevano del pennello di altri, paghi e contenti di poter vantare molti artefici e molti lavori; onde essendo in Mantova Andrea Mantegna vi chiamarono da Verona il Monsignori[1], e lui vivente e viventi i figli di Andrea elessero primario pittore Lorenzo Costa Ferrarese, che poi spogliarono del nobile ufficio per confidarlo a Giulio Romano. (Carlo d'Arco)
  • [Ultime parole] Un Gonzaga non si arrende mai. (Ferrante Vincenzo Gonzaga)

Note[modifica]

  1. Propriamente Francesco Bonsignori (1460 circa-1519), pittore di corte presso i Gonzaga (insieme ad Andrea Mantegna) tra il 1487 e il 1505.

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