Henry Irving

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Henry Irving

Sir Henry Irving (1838 – 1905), attore teatrale britannico.

Citazioni su Henry Irving[modifica]

  • È stato detto che non è possibile comprendere davvero Dracula prescindendo dal rapporto di Stoker con Irving. Il romanzo sarebbe dunque stato un tentativo di esorcizzare un'omosessualità inconfessata e inconfessabile, lo specchio segreto in cui riflette dubbi e patimenti derivati dall'impossibilità di ammettere la vera natura dei sentimenti per il famoso attore. (Tommaso Pincio)
  • Unico, glorioso rappresentante della grande arte tragica era fino a ieri, lo ripeto, sir Henry Irving. Ricordo ancora gli entusiasmi della primavera del 1905. Irving! Irving! Irving! Il pubblico lo voleva alla ribalta un'altra volta prima di sfollare il teatro, dopo l'ultima del Becket al Drury Lane. Irving! Irving! Irving! Il grande attore si ripresentò per la dodicesima volta. Aveva già ringraziato ed aveva già fatto il suo solito discorsetto. Che altro aveva a dire? Sorrise, s'inchinò e agitando famigliarmente la mano: «Addio!» disse. No! no! Non addio! non addio! «Allora, buona notte!» sclamò[1] l'Irving sempre sorridendo e si ritirò.
    Da quella sera non è più ricomparso su un teatro londinese. Nell'agosto intraprese una tournée in provincia e il 13 ottobre, rientrando all'Hôtel Midland dopo la rappresentazione della sua favorita tragedia del Tennyson[2], cadde su una sedia fulminato da sincope. (Mario Borsa)

Note[modifica]

  1. forma antica per esclamò.
  2. Alfred Tennyson (1809–1892), poeta inglese, autore anche di drammi teatrali.

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