Luca Signorelli

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Autoritratto del Signorelli, cappella di San Brizio, duomo di Orvieto

Luca Signorelli, pseudonimo di Luca d'Egidio di Ventura (1450 circa – 1523), pittore italiano.

Citazioni su Luca Signorelli[modifica]

  • L'arte di Luca Signorelli, più di ogni altra nel Quattrocento, evoca lo spirito dantesco, per la energia delle sue forme sfaccettate, il pathos che scaturisce dalle composizioni grandiose, dalle repentine luci, dai movimenti di schianto arrestati. (Adolfo Venturi)
  • Chi vuol conoscere Luca Signorelli, deve salire a Orvieto, non solo perché nella cappella Nuova al duomo egli descrivendo il gran Giudizio e i premi e le pene d'oltretomba ha dipinto il suo capolavoro, ma anche perché vi vedrà due ritratti che v'ha lasciati di sé stesso in quell'età di sessant'anni, tanto vivi e fieri da valere cento biografie. (Ugo Ojetti)
  • Con l'andar degli anni il Signorelli abbrustolisce ognor più le figure, separandosi del tutto dal suo maestro Piero [della Francesca]. Piero, composto nei moti dei personaggi augusti, Luca impetuoso e tragico; Piero, chiaro, luminoso e fresco, Luca rossastro, caldo, abbronzato; quegli, col segno a tratti sottili e geometrici, questi, con segni rapidi e taglienti; il primo, a piani semplici, lievemente distinti, il secondo, a piani larghi con forti contrasti.
    Perciò, se avessimo a dar figura all'immagine suggerita dall'opera dei due grandi, Piero ci apparirebbe come un patriarca nel mattino del secolo; Luca Signorelli, il figlio pastore, nel meriggio infocato, avvolto come Ercole dalla pelle leonina, in corsa, con le carni bruciate dal sole e le chiome ai venti, per i monti e le foreste, pronto alla caccia, tremendo nella lotta. (Adolfo Venturi)

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