Marià Fortuny i Marsal

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Mariano Fortuny: La Vicaría (1870)

Marià Fortuny i Marsal, talvolta citato erroneamente come Marià Fortuny i Carbó, ma meglio noto col nome italianizzato di Mariano Fortuny (1838 – 1874), pittore spagnolo.

Citazioni su Mariano Fortuny[modifica]

  • Dalla Spagna giunge in Italia un artista, allietato da tutti i sorrisi della fortuna, da tutte le voluttà del trionfo. Nei quadri di Mariano Fortuny la luce vibra, sfavilla, sfolgora, trionfa: i colori più allegri, le tinte più calde, i moltiplicati riflessi, i più luminosi rifrangimenti producono un barbaglio da far parer pallido e opaco qualunque altro oggetto su cui posiamo lo sguardo. Questa pittura svolgentesi tutta ardori e colori ebbe azione profonda, ma non sempre benefica, sulla giovane arte italiana, la quale si lasciò affascinare dalla impressione gradevole, dalla mirabile virtuosità. (Pompeo Gherardo Molmenti)
  • Di due cose possiamo ringraziare Meissonier e Fortuny; Meissonier per aver introdotto un'arte commerciale; Fortuny per averle saputo adattare la toilette di moda, con truccature, imbellature, fronzoli e gioie false; in modo tale che tutti gli eunuchi di Francia e d'Italia si misero a correr dietro a questa cocotte; alla quale, sebbene invecchiata e divenuta stomachevole, fanno sempre la corte, dicendo però di fare il vero. Si sa, il lato comico non deve mancar mai. In Italia, dove, da macchiaiuoli in fuori, tutti sono dal più al meno seguaci di Fortuny, costoro credono, in generale, di essere tanti realisti capi-scuola. (Adriano Cecioni)

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