Mario Nizolio

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Lapide commemorativa del Nizolio sulla perete del municipio della natia Brescello

Mario Nizolio o Nizzoli (1488 – 1567), umanista e filosofo italiano.

Citazioni di Mario Nizolio[modifica]

  • [I metafisici] [...], sembrano preoccuparsi solo della verità, mentre non hanno riflettuto per niente, o hanno riflettuto malamente, all'utilità, necessità e pertinenza delle cose trattate, come se nulla importasse che le cose dette fossero non solo non false, ma anche non inutili, non superflue, non prive di pertinenza. (traduzione di Eugenio Garin)
[...] de veritate tantummodo soliciti esse apparent, de utilitate vero et de necessitate et de pertinentia rerum quas tractant, vel nullam prorsus vel perversam susceperunt cogitationem, perinde qusi nihil intersit, rerum quae traduntur, esse non solum non falsas, sed etiam non inutiles, non supervacuas, non impertnentes.[fonte 1]

Citazioni su Mario Nizolio[modifica]

  • Fra le chimeriche invenzioni di cui è necessario liberarsi il Nizolio pone in primo piano le idee platoniche, per passare quindi a combattere a fondo la dottrina che vede negli universali delle realtà. La realtà è individuale, e la scienza se non vuole inseguire fantasie, deve essere «de singularibus et individuis, non per naturam propriam et privatam, sed per communem et perpetuam successionem»[1]. (Eugenio Garin)
  • L'opera del Nizolio, nonostante il giudizio negativo che su di essa hanno recato fra i moderni storici egregi, è mossa dal bisogno di combattere l'astrazione, sostituendole un processo di pensiero più aderente alla realtà delle cose. Secondo il Nizolio noi possiamo raggiungere questa concretezza riconquistando il senso primario della lingua e ritrovando nelle articolazioni grammaticali, in cui si esprime, la genuinità delle articolazioni del pensiero. (Eugenio Garin)

Note[modifica]

  1. Del singolo e dell'individuale, non attraverso la sua natura particolare e privata, ma attraverso una comune e perpetua successione. (traduzione di Eugenio Garin)

Fonti[modifica]

  1. Citato in Eugenio Garin, Storia della filosofia italiana, terza ed., Edizione CDE su licenza della Giulio Einaudi editore, Milano, 1989, vol. 2, p. 248.

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