Teramene

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Teramene (450 a.C. circa – 404 a.C.), politico e militare ateniese.

Citazioni di Teramene[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • [Rivolto al giovane oratore Cleomene, che gli chiedeva se osasse davvero fare e dire il contrario di Temistocle, consegnando agli Spartani quelle mura che lui aveva eretto a dispetto degli Spartani] Ma io, ragazzo, non faccio niente di contrario a Temistocle: quelle stesse mura che lui eresse per la salvezza dei cittadini, noi le abbatteremo per la loro salvezza. D'altronde, se fossero le mura a rendere prospere le città, Sparta, che ne è priva, dovrebbe essere la più disgraziata di tutte. (citato in Plutarco, Vita di Lisandro, 14, 9; traduzione di Giuliano Pisani, 1997)
  • [Rivolto ai trenta tiranni, che hanno appena deciso di restringere la cittadinanza a tremila cittadini a loro graditi] Mi è possibile constatare che conseguiamo due risultati antitetici: da un lato instauriamo un governo forte, ma, al tempo stesso, più debole di quanti lo subiscono. (citato in Senofonte, Elleniche, II, 3, 19; traduzione di Giovanna Daverio Rocchi, 2002)
  • [Ultime parole: dopo aver bevuto la cicuta, gettando per terra l'ultima goccia come si faceva nel gioco del cottabo] Alla salute del bel Crizia! (citato in Senofonte, Elleniche, II, 3, 56; traduzione di Giovanna Daverio Rocchi, 2002)
Κριτίᾳ τοῦτ' ἔστω τῷ καλῷ.

Attribuite[modifica]

  • [In risposta a Crizia, che lo ha appena accusato di essere un traditore perché nella sua vita ha sostenuto a tratti la democrazia a tratti l'oligarchia] Io, Crizia, non smetto di combattere contro chi ritiene che non ci possa essere una buona democrazia prima che anche gli schiavi e coloro che per mancanza di mezzi venderebbero la città per una dracma, partecipino al potere, ma sono anche costante avversario di chi ritiene che non ci possa essere una buona oligarchia prima di avere ridotto la città a servire la tirannide di pochi. Ordinare lo stato insieme a coloro che possono contribuire con i cavalli e con gli scudi, già da prima lo ritenevo la forma migliore di governo e ora non ho cambiato opinione.[1] (citato in Senofonte, Elleniche, II, 3, 48; traduzione di Giovanna Daverio Rocchi, 2002)

Citazioni su Teramene[modifica]

  • A quei tempi [all'epoca della costituzione di Teramene] sembra che gli Ateniesi fossero ben governati, dato che c'era la guerra [la guerra del Peloponneso] e il governo era nelle mani degli opliti. (Costituzione degli Ateniesi)
  • Ma tu, per la facilità con cui cambi opinione, sei corresponsabile dell'uccisione di moltissimi uomini tra gli oligarchi per mano del popolo, come pure di un numero altissimo tra quelli della democrazia da parte dei migliori. (Crizia)
  • Questa [l'epoca della costituzione di Teramene] fu la prima volta in cui ai miei tempi gli Ateniesi abbiano mostrato di governarsi bene: avvenne infatti una moderata mescolanza di oligarchia e di democrazia e, da quando la situazione era divenuta brutta, questi furono i primi provvedimenti che risollevarono la città. (Tucidide)

Note[modifica]

  1. Sono questi i principi della democrazia moderata, sostenuta anche da Aristotele, principi poi adottati nell'Atene del IV secolo a.C. Risulta però improbabile che queste parole siano state realmente pronunciate da Teramene (commento della traduttrice, p. 248).

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